Sempre peggio


Le auto iraniane Saipa saranno in vendita in Russia. Il direttore generale di Best Motors, Alexander Stepanov, ha affermato che entro il 1 giugno saranno vendute in Russia.Saranno tre i modelli che saranno consegnati alla Federazione Russa: Quik, Saina e Shahin.
I prezzi varieranno a seconda del modello da 1 milione di rubli a 1,7 milioni di rubli, ciò dagli 8400 euro ai 14.400 euro circa.
I veicoli saranno certificati in Russia e saranno anch’essi soggetti al servizio di garanzia.
Probabilmente il livello delle auto iraniane non è pari a quello di quelle europee,ma è un dato di fatto che i produttori iraniani sono andati ad occupare quella fetta di mercato che prima era occupata da aziende europee,la Renault in primis che produceva in Russia sotto il marchio Dacia.
Le sanzioni fanno male a chi vende,non a chi compra, perché chi compra trova un altro venditore, è la legge del mercato.

Negli Stati Uniti


  • La migliore nuotatrice è un uomo
  • La migliore fighter è un uomo
  • La migliore sollevatrice di pesi è un uomo
  • Il miglior ciclista donna è un uomo
  • Il miglior corridore donna è un uomo
  • La migliore giocatrice di basket è un uomo
  • Un uomo ha vinto come “donna dell’anno”
  • Un uomo ha vinto il concorso di bellezza femminile Miss. America

L’unica conquista delle femministe è stata quella di dimostrare che gli uomini siano più bravi delle donne anche a fare le donne.

FJ

007 grazie alle maglie fatte a mano


Si trattava di donne, ragazze, madri e lavoratrici; professioniste dello spionaggio con i ferri da maglia in mano, ingaggiate durante i più grandi conflitti della nostra storia.

Dalla Rivoluzione francese alla Seconda Guerra Mondiale, i loro lavori a maglia sono spesso serviti come mezzo di dissimulazione di varie attività, fra cui lo spionaggio.

Il knitting veniva considerato come un codice binario: infatti il diritto e il rovescio possono corrispondere ai segnali dell’alfabeto Morse e essere utilizzati per qualsiasi tipo di comunicazione.

Motivo per cui durante la Seconda Guerra Mondiale il governo del Regno Unito vietò la stampa di qualsiasi lavoro a maglia temendo che potesse essere usato per trasmettere informazioni ai tedeschi.

Dal web

Inno di Mameli


Dobbiamo alla città di Genova Il Canto degli Italiani, meglio conosciuto come Inno di Mameli. Scritto nell’autunno del 1847 dall’allora ventenne studente e patriota Goffredo Mameli, musicato poco dopo a Torino da un altro genovese, Michele Novaro, il Canto degli Italiani nacque in quel clima di fervore patriottico che già preludeva alla guerra contro l’Austria.

Fu quasi naturale, dunque, che il 12 ottobre 1946 l’Inno di Mameli divenisse l’inno nazionale della Repubblica Italiana.

Il poeta

Goffredo Mameli dei Mannelli nasce a Genova il 5 settembre 1827. Studente e poeta precocissimo, di sentimenti liberali e repubblicani, aderisce al mazzinianesimo nel 1847, l’anno in cui partecipa attivamente alle grandi manifestazioni genovesi per le riforme e compone Il Canto degli Italiani. Muore a soli ventidue anni.
Le sue spoglie riposano nel Mausoleo Ossario del Gianicolo.

il musicista

Michele Novaro nacque il 23 ottobre 1818 a Genova, dove studiò composizione e canto.

Convinto liberale, offrì alla causa dell’indipendenza il suo talento compositivo, musicando decine di canti patriottici e organizzando spettacoli per la raccolta di fondi destinati alle imprese garibaldine.

Di indole modesta, non trasse alcun vantaggio dal suo inno più famoso, neanche dopo l’Unità. Tornato a Genova, fra il 1864 e il 1865 fondò una Scuola Corale Popolare, alla quale avrebbe dedicato tutto il suo impegno.

Morì povero, il 21 ottobre 1885, e lo scorcio della sua vita fu segnato da difficoltà finanziarie e da problemi di salute. Per iniziativa dei suoi ex allievi, gli venne eretto un monumento funebre nel cimitero di Staglieno, dove oggi riposa vicino alla tomba di Mazzini.

 Il Museo del Risorgimento di Genova conserva il documento originale autografo recante la prima stesura del Canto degli Italiani, meglio conosciuto come L’Inno di Mameli.

sito

Io ricordo


16 marzo 1978:

La mattina del giorno in cui il nuovo Governo, guidato da Giulio Andreotti, stava per essere presentato in Parlamento per ottenere la fiducia, l’auto che trasportava l’Onorevole Aldo Moro viene intercettata e bloccata in via Mario Fani a Roma da un nucleo armato delle Brigate Rosse. In pochi secondi, sparando con armi automatiche, i brigatisti rossi uccisero tutti gli agenti di scorta e  sequestrarono il presidente della Democrazia Cristiana. Dopo una prigionia di 55 giorni, durante la quale Moro fu sottoposto a un processo politico da parte del cosiddetto «tribunale del popolo», istituito dalle stesse Brigate Rosse, e dopo che queste ultime avevano chiesto invano uno scambio di prigionieri con lo Stato italiano, Moro fu ucciso. Il suo cadavere venne fatto ritrovare a Roma il 9 maggio, nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Caetani.

SENTENZA TRIBUNALE MILITARE NAPOLI 10 MARZO


Pubblichiamo di seguito una bellissima sentenza del giudice dell’udienza preliminare del tribunale militare di Napoli di pochi giorni fa.

Un militare durante l’obbligo di greenpass per accedere al luogo di lavoro si è presentato comunque in caserma e “allorché i militari all’ingresso erano impegnati in altre incombenze faceva comunque ingresso in caserma e vidimava la presenza in ingresso” .

Su questo fatto il giudice adotta “una pronuncia di non luogo a procedere ai sensi dell’articolo 425” e la motivazione è che “L’inoffensività della condotta discende in particolare dal rilevo che l’ingresso in caserma dell’imputato – soggetto non vaccinato e quindi sprovvisto di green pass – non ha determinato alcun rischio maggiore per la salute pubblica rispetto all’ingresso di soggetti vaccinati provvisti di greenpass”

Come abbiamo sempre sostenuto infatti il greenpass “di draghiana memoria” non garantiva alcuna sicurezza visto che i soggetti vaccinati si infettano come i non vaccinati, quindi nessuna differenza da un punto di vista di tutela della salute pubblica.

“questo Giudice intende discostarsi da tale interpretazione, rilevando

che i vaccini per SARS-Cov-2 in commercio non sono strumenti atti in

alcun modo a prevenire il contagio dal virus. Qui non si discute, peraltro,

come e evidente, della idoneità o meno dei vaccini in commercio a prevenire le forme acute della malattia, che è tutt’altra questione, non di interesse per il presente giudizio, bensi della capacità, o meglio della incapacità, di tali vaccini quale strumento di prevenzione del contagio”

I vaccini covid 19 (e non solo quelli ricordiamoli ma anche buona parte di quelli obbligatori per i bambini) NON prevengono dal contagio.

“Il Giudice quindi non può limitarsi a recepire passivamente e supinamente

dei dati scientifici ancora non definitivi e provvisori, sia pure se provenienti

dalle autorità nazionali ed internazionali preposte alla ricerca scientifica, con apodittici richiami a tali dati.

Nel caso che ci occupa, in affetti, questo Giudice ritiene non provata

l’efficacia vaccinale per SARS-CoV-2 quale strumento di prevenzione del

contagio – e ciò lo si ripete non solo in una misura prossima al 100% bensi

in una qualsiasi misura percentuale superiore allo zero – risultando piuttosto quale fatto notorio, cioè quale dato incontrovertibile emergente dal naturale accadimento dei fatti (id quod plerumque accidir), che i soggetti vaccinati per SARS-CoV-2 possano contrarre e trasmettere contagio e che, di conseguenza, dal punto di vista epidemiologico, vaccinati e non vaccinati, vanno necessariamente trattati come soggetti tra loro sostanzialmente equivalenti”

Infine alcuni bellissimi passaggi sul tema della sospensione da lavoro prevista dai vari decreti del governo Draghi per chi risultava sprovvisto di greenpass:

“Una tale interpretazione, esasperatamente formalistica e cinica, finisce anche per svilire la centralità che la stessa Costituzioneattribuisce al lavoro, quale imprescindibile mezzo di sostentamento e di sviluppo della persona umana”

“Sul lavoro, infatti, si fonda non solo la dignità professionale ma anche la

dignità personale dell’essere umano che vuole mantenersi con le proprie

forze, costituendo il reddito da lavoro per lo più li reddito di sussistenza,

senza li quale si scivola nel degrado e nela dipendenza”

“Il lavoro, quindi, per una persona che intende vivere una vita libera e

dignitosa, non è una scelta, bensi una necessità. Non vi è quindi margine di scelta alcuno per li lavoratore, li quale se vuole continuare a sopravvivere

dignitosamente, si vede costretto a sottoporsi al trattamento sanitario

obbligatorio, essendo previsto, per il caso di non adempimento, al sospensione dal lavoro e dalla retribuzione.”

Al giudice Andrea Cruciani sentiamo di rivolgere un GRAZIE per il coraggio e per l’onestà di aver scritto questo dispositivo. Un documento che invitiamo tutti a leggere nella sua forma integrale

Staff C.Li.Va. Toscana

QUESTO NON LO IMPARERAI MAI A SCUOLA


° Area dell’Africa = 30,37 milioni di km2
° Area cinese = 9,6 milioni di km2
° Area degli Stati Uniti d’America = 9,8 milioni di km2
° Area dell’Europa = 10,18 milioni di km2

● L’Africa è più grande di tutta Europa, Cina e Stati Uniti d’America messi insieme.
● Ma nella maggior parte delle mappe del mondo, l’Africa è rappresentata in piccole dimensioni.
Questo viene fatto deliberatamente per creare l’effetto visivo di una piccola Africa per manipolare, lavaggio del cervello e ingannare gli africani ovunque si trovino.

  • L’Africa ha il 60% della terra coltivabile;
  • L’Africa ha il 90% della riserva di materie prime;
  • L’Africa ha il 40% della riserva d’oro mondiale;
  • Africa, 33% della riserva di diamanti;
  • L’Africa possiede l’80% della riserva globale di Coltan (minerale per la produzione di telefoni ed elettronica), principalmente nella Repubblica Democratica del Congo.
  • L’Africa ha il 60% della riserva mondiale di cobalto (minerale per la fabbricazione di batterie per automobili)
  • L’Africa è ricca di petrolio e gas naturali.
  • L’Africa (Namibia) ha la costa più ricca di pesci del mondo.
  • L’Africa è ricca di manganese, ferro e legno.
  • L’Africa è tre volte l’area della Cina, tre volte l’area dell’Europa, tre volte quella degli Stati Uniti d’America.
  • L’Africa ha 30 milioni di km2 (30 415 875 km2);
  • L’Africa ha 1,3 miliardi di abitanti (la Cina ha 1,4 miliardi di abitanti in 9,6 milioni di km2).

Il che significa che l’Africa NON È INSUFFICIENTE.

🔴La terra coltivabile della Repubblica Democratica del Congo è in grado di nutrire tutta l’Africa.
🔴E tutta la terra coltivabile in Africa è un filo per nutrire il mondo intero.

  • La Repubblica Democratica del Congo ha fiumi importanti che possono illuminare l’Africa.
    Il problema è che la CIA, le imprese occidentali e alcuni burattini africani stanno destabilizzando la Repubblica Democratica del Congo per decenni.
  • L’Africa è un continente culturalmente diversificato in termini di danza, musica, architettura, scultura, ecc.
  • L’Africa ospita 30.000 ricette medicinali ed erbe che l’Occidente modifica nei suoi laboratori.
  • L’Africa ha una popolazione mondiale giovane che dovrebbe raggiungere i 2,5 miliardi entro il 2050.

L’AFRICA RAPPRESENTEREBBE IL FUTURO DELL’UMANITÀ se fossero utilizzate bene e con criterio di equità le sue risorse, perché potrebbe nutrire 9 miliardi di persone e anche di più.

Con menti e capi politici africani liberi dal colonialismo occidentale e una forte ricerca dell’unità africana, l’Africa sarebbe il futuro governante di altre civiltà perché il mondo non è nulla senza l’Africa.

Se l’Africa fosse responsabile dei suoi affari e dei suoi mezzi di produzione, il resto del mondo degenererebbe a Paesi del terzo mondo!

Lo sapevi che:


#SapeviChe
Il cane meticcio Lampo divenne famoso come “il cane viaggiatore” per aver compiuto numerosi viaggi in treno lungo l’Italia negli anni Cinquanta.

Ogni mattina saliva sul treno a Campiglia Marittima per accompagnare la figlia del vice capostazione a scuola a Piombino, dopodiché prendeva altri treni da solo, girando l’Italia, per poi tornare sempre a Campiglia.

La storia di Lampo ispirò il libro “Lampo, il cane viaggiatore” tradotto in lingua inglese, francese, tedesca e giapponese, e romanzato dallo scrittore Roman Pisarski, il cui racconto è diventato una lettura obbligatoria nelle scuole elementari polacche.da

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Mercoledi delle ceneri,iniziamo la nostra scalata


Verso la fine del V° secolo, la chiesa introduce una innovazione nella celebrazione della Quaresima: il periodo quaresimale non inizia più alla domenica, ma al mercoledì, con l’imposizione delle ceneri sul capo dei fedeli in segno di penitenza e contrizione per le intemperanze carnevalesche.
Il Mercoledì delle Ceneri è il primo giorno della Quaresima, secondo il rito romano (in opposizione a quello ambrosiano in cui la Quaresima ancora oggi ha inizio la domenica successiva).
Le ceneri utilizzate per la celebrazione sono quelle ottenute bruciando le palme e gli ulivi benedetti l’anno prima nella Domenica delle Palme, il celebrante pronuncia inoltre la frase rituale “ricordati, uomo, che sei polvere ed in polvere ritornerai”.
Il Mercoledì delle Ceneri si celebra 46 giorni prima della Pasqua, è giorno di astinenza e digiuno, anche se questa parte del rito è sempre meno praticata.
Il conteggio dei 46 giorni inizia dallo stesso Mercoledi’ delle Ceneri e termina il Sabato che precede la Pasqua.

Ignoranza pura


Nulla a che vedere con il Nazismo, si tratta di un antico rito propiziatorio pagano.

UCRAINA, PURGA NELLE BIBLIOTECHE.

Circa 19 milioni di libri sono stati eliminati dalle biblioteche dell’Ucraina e 11 milioni di essi sono in russo. Lo ha annunciato il vicepresidente del comitato della Verkhovna Rada per la Politica culturale e dell’informazione, Yevgenia Kravchuk, il cui commento è pubblicato sul sito web del Parlamento. Secondo la Kravchuk, le biblioteche pubbliche hanno seguito le raccomandazioni del ministero della Cultura di cancellare alcuni tipi di libri. In particolare, libri il cui contenuto è “mirato a minare l’indipendenza dell’Ucraina”, violare i diritti umani e le libertà, promuovere la violenza, commettere atti terroristici, incitare all’odio interetnico, razziale e religioso, giustificare, riconoscere come lecito o negare l’aggressione armata della Federazione Russa contro l’Ucraina. Anche i libri delle case editrici russe sono soggetti a cancellazione dalle biblioteche. C’è anche una raccomandazione a cancellare i libri i cui autori hanno sostenuto la guerra contro l’Ucraina. Tra i libri eliminati anche libri in lingua ucraina dell’era sovietica. “In generale, il rapporto tra libri in russo e ucraino nelle nostre biblioteche è molto triste”, ha detto la Kravchuk. Ora nelle biblioteche pubbliche dell’Ucraina circa il 44% dei libri è in russo e il resto è in ucraino o nelle lingue dei paesi dell’UE.

Tramite Lettera da Mosca.

 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist

La speranza nel terremoto


In mezzo alle macerie causate dal terremoto, una donna dà alla luce il suo bimbo.
Succede ad Aleppo, in Siria.
I figli r-esistenti di un popolo meraviglioso.

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Carnevale


premetto che nn mi piace carnevale….
mai piaciuto… nemmeno da bambina…
comunque fatto sta che ogni anno la domenica che segna 9 settimane prima dell’arrivo della
Pasqua….eccola che dà il suo inizio…
a me nn resta che aspettare il mercoledi delle ceneri….Animoticon
x chi ci tiene buon carnevale!

Se comandasse Arlecchino il cielo sai come lo vuole?

A toppe di cento colori cucite con un raggio di sole.

Se Gianduia diventasse ministro dello Stato,

farebbe le case di zucchero con le porte di cioccolato.

Se comandasse Pulcinella la legge sarebbe questa:

a chi ha brutti pensieri sia data una nuova testa.

gianni rodari

04 febbraio 1783:


da wiki
04 febbraio 1783:
Nel 1783 SANTA CRISTINA D’ASPROMONTE fu violentemente colpita dal terremoto, tristemente noto con il nome di “flagello”, che fece molte vittime, provocò il crollo di gran parte del paese (compreso il castello, il convento dei Minori Osservanti e diverse chiese tra cui quelle di Santa Maria della Porta, la Matrice Protopapale di San Nicola di Mira, lo Santo Spirito, Santa Cristina, San Rocco, San Sebastiano e l’Assunta) e un’epidemia che causò altri morti. Gli abitanti superstiti furono costretti ad abbandonare le proprie case e a riedificare la cittadina più in alto, nella località S. Lorenzo della sconfitta (l’odierno sito), su una proprietà della famiglia Mazzapica (questa era arrivata nel 1495 al seguito del principe Spinelli). Santa Cristina diventò comune autonomo nel 1811, con il riordino amministrativo che le attribuì le frazioni (già casali) di Lubrichi, Scido e Santa Giorgia.
Nel 1837 perse questi ultimi due villaggi che andarono a costituire il comune di Scido. Precedentemente (nel 1811) perse anche i casali di Pedavoli e Paracorio (oggi Delianuova).

4 febbraio 1966:


⌛️



4 febbraio 1966: Viene ufficialmente abolito l’Indice dei Libri proibiti.
Creato nel 1559 da Papa Paolo IV, l’indice proibiva una serie di testi, per lo più scritti da teologi protestanti, tacciati di eresia, reputati quindi sospetti o scandalosi.
Il decreto dell’Inquisizione puniva infatti con la scomunica chiunque avesse “scritto, stampato, venduto, comprato, dato in prestito o in dono, ricevuto, tenuto con sé o conservato uno qualsiasi dei libri scritti e elencati nell’Indice del Sant’Uffizio”
In circa 4 secoli di esistenza l’indice venne aggiornato almeno 20 volte (l’ultima nel 1959) e venne definitivamente abolito in seguito alle riforme del Concilio Vaticano II.

📌Accadeva anche…

🏛LaNostraStoria

1 febbraio 2003


1 febbraio 2003: Esplode lo Shuttle Columbia, ultimo grande disastro dell’era spaziale.
La missione STS-107, durata 15 giorni, stava per completarsi quando, a 16 minuti dall’atterraggio, ci fu un boato improvviso e una lunga scia bianca. L’equipaggio era formato dal comandante R. Husband, il pilota W. McCool e i 5 membri specialisti K. Chawla, L. Clark, D. Brown, M. Anderson e I. Ramon.
Se tutto fosse andato a buon fine sarebbe stata una svolta per i viaggi spaziali.
Il Columbia, infatti, fu la prima navetta riutilizzabile ad essere lanciata con un equipaggio a bordo.
L’obiettivo era quello di fare un lancio a settimana a costi accessibili.
Nel lancio del 16 gennaio si staccò un frammento del materiale isolante del serbatoio esterno di alimentazione, andando a colpire l’ala sinistra.
Tutta la missione fu regolare ma, al rientro, la lesione dell’ala permise ai gas caldissimi di penetrare nella struttura alare provocando la distruzione della navetta.

Accadeva anche…LaNostraStoria

29 gennaio 1996


⌛️ #accaddeoggi ⏳

Divampa un incendio nel teatro La Fenice di Venezia, ad opera di Massimiliano Marchetti ed Enrico Carella, operaio e capo dell’azienda responsabile dei lavori di restauro del teatro.
I due incendiarono la struttura per non pagare la mora del ritardo dei lavori. Furono condannati a sei e sette anni di prigione: Carella scappò in Messico ma fu poi ritrovato dall’Interpol.
Quella sera di gennaio alcuni abitanti della zona chiamarono i pompieri, che tentarono per ore di placare le fiamme. La mattina successiva del teatro erano rimaste soltanto le mura. 
I lavori per la ricostruzione vennero terminati solamente nel 2004.

LaNostraStoria

I giorni della merla


Sono detti “Giorni della Merla” gli ultimi tre giorni di Gennaio (29-30-31).
La leggenda narra che inizialmente Gennaio contasse 28 giorni.
Alla fine di Gennaio, un giorno in cui un timido sole era apparso nel cielo, una coppia di merli decise di andare al palazzo del mese più freddo dell’anno per dirgli, ora che era finito il suo tempo, quel che pensavano di lui.
Arrivati al cospetto di Gennaio la merla comincio’ ad imprecare contro di lui concludendo “…ma ormai il tuo tempo è finito …non ti temiamo più”
Dopo la loro partenza Gennaio, indispettito, convinse il suo vicino di casa Febbraio a cedergli i suoi primi tre giorni, così che da allora Gennaio ne conta 31 e Febbraio 28.
E Gennaio ce la mise tutta e ce la mise tutta per rendere quei giorni freddissimi….
I poveri merli, che non se lo aspettavano e le cui piume erano parzialmente bianchi, non poterono fare altro che cercare riparo nei camini delle case da cui usciva il nero fumo del carbone , quando dopo tre giorni, all’ inizio di Febbraio, ne uscirono le loro piume erano tutte nere e grigio scuro.
Da allora Gennaio ha 31 giorni, Febbraio 28, i merli sono neri e gli ultimi tre giorni di Gennaio sono i più freddi dell’anno
http://www.lunario.com/index.php

Avvento-natale-epifania-carnevale-quaresima-pasqua—


ormai passiamo ancora piu velocemente grazie al consumismo che non conosce evidentemente tempi di crisi da una festa allaltra...i negozi ormai sono addobbati già con le uova di pasqua, e non vi nascondo il mio disgusto per questo susseguirsi di eventi decisamente forzati..dovremmo pensare (a chi piace) al periodo di Carnevale, che segue immediatamente il periodo di Natale. Il culmine delle celebrazioni carnevalesche viene raggiunto il martedì che precede linizio della Quaresima (Martedì Grasso), fanno eccezione le zone ove si segue il cosiddetto Rito Ambrosiano, introdotto da S. Ambrogio, dove il carnevale si conclude il sabato che precede la prima domenica di Quaresima (in particolare Milano e alcune zone limitrofe).Ma invece, corriamo corriamo ..il tempo vola e noi dietro anche con le nostre superficialità.

I nostri ascendenti


Per nascere abbiamo bisogno di:

2 Genitori

4 Nonni

8 bisnonni

16 trisavoli

32 bisarcavoli

64 quintisavi

128 Exanonni

256 Eptanonni

512 ottanni

1024 Ineanonni

2048 Denonni

Solo il totale delle ultime 11 generazioni ci sono voluti 4.094 ANTENATI, tutto questo in circa 300 anni prima che nascessimo io o voi!

Fermatevi un momento e pensate…

Da dove venite?

Quanti combattimenti avete già combattuto?

Quanta fame avete già sofferto?

Quante guerre avete vissuto?

A quante vicissitudini sono sopravvissuti i nostri antenati?

D’altra parte, quanto amore, forza, gioie e stimoli ci hanno fatto ereditare?

Quanto della loro forza di sopravvivere, ognuno di loro, ha avuto e lasciato dentro di noi perché oggi fossimo vivi…?

Esistiamo solo grazie a tutto quello che ognuno di loro ci ha passato.

Quindi è nostro dovere onorare i nostri antenati!

Bisogna avere GRATITUDINE E AMORE a tutti i nostri ANTENATI, perché senza di loro ognuno di noi non sarebbe felice di conoscere questo piano terrestre e godersi la vita!!!

Grazie a tutti per aver vissuto la vita fino a noi e chissà anche ai nostri figli.

Qui solo Positività

Nunziata Maria Crocco

Santo Stefano


 

 Tra i pastori che erano accorsi ad adorare Gesù Bambino c’erano anche delle donne. Esse avevano portato con sè i loro bambini perché Gesù li benedicesse. Tecla, una giovane sposa, non aveva figli, ma desiderava tanto averne uno. Per non essere da meno delle altre donne, prese una grossa pietra, l’avvolse in uno scialle, mise sulla sommità una cuffietta e se la teneva fra le braccia, proprio come se fosse un bambino appena nato. Quando vide Gesù, così bello e sorridente, fu presa dalla commozione e si mise a piangere, là in ginocchio, davanti alla capanna. Quando si alzò per ritornare a casa, Maria che aveva letto nel suo cuore e che aveva capito il suo innocente inganno le domandò:” Tecla, che cosa porti in braccio?”
Sentendosi scoperta, la donna rispose: ” Allatto un figlio maschio.” Allora la Madonna le disse: ” Su, scopriti il seno e allatta tuo figlio; da questo momento il tuo desiderio é stato esaudito. La tua pietra é diventata un bel bambino.” La donna scostò lo scialle che avvolgeva la pietra e rimase meravigliata per il miracolo che era stato compiuto per lei; tra le braccia aveva il suo primo figlio. ” Ricordati però” le disse ancora Maria ” che egli é nato da una pietra e morirà a colpi di pietra.” Questo bambino fu chiamato Stefano, divenne discepolo di Gesù e fu il primo ad affrontare il martirio. La chiesa celebra la sua festa il 26 dicembre, il giorno dopo Natale

Tanti auguri ai Stefano e Stefania

ed un pensiero  al mio papi – Rosa

16 dicembre


fonti dal web
ricordiamo oggi Il Boston Tea party, noto anche come distruzione del tè, è considerato uno degli atti di ribellione più famosi della storia moderna e un episodio cruciale nel cammino verso la Rivoluzione americana, che scoppiò due anni dopo.
Accadde tutto in una notte, quella di giovedì 16 dicembre 1773. Sessanta componenti dei Sons of Liberty (in italiano “figli della libertà”, nome della società segreta che si batteva per l’indipendenza delle colonie americane dall’Impero britannico), travestiti da pellerossa, assaltarono tre navi della Compagnia delle Indie Orientali cariche di tè, attraccate nel porto di Boston (capitale del Massachusetts).
Impossessatisi dell’intero carico, svuotarono le oltre 300 ceste di tè in mare (circa 5 tonnellate, per un valore di 10.000 dollari dell’epoca). Un raid simbolico per protestare contro il British Parliament’s Tea Act, una legge ideata per favorire il monopolio della Compagnia delle Indie Orientali attraverso l’eliminazione della tassazione sul tè. Ciò rendeva più competitivi i prezzi della Compagnia rispetto a quelli dei contrabbandieri americani-olandesi.

boston_tea_party

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16 Dicembre 1631 – l’eruzione del Vesuvio uccide forse 18.000 persone

Wow! Pazzesco.


#SapeviChe
Il Rio delle Amazzoni rilascia così tanta acqua dolcenell’Atlantico che l’acqua di superficie può essere potabile fino a 200 miglia dalla riva.

La quantità di acqua rilasciata dal Rio delle Amazzoni nell’Atlantico è enorme: fino a 300.000 metri cubi al secondo nella stagione delle piogge.

Ciò si traduce in una cresta di acqua dolce nell’oceano lunga circa 400 chilometri e larga tra 100 e 200 chilometri. L’acqua dolce, essendo più leggera, scorre sopra l’acqua di mare, diluendone la salinità e alterando il colore della superficie dell’oceano.

易Sapiens³

Il sentiero per…


“Non esiste un sentiero verso la felicità. La felicità è il sentiero.”
“La felicità è l’assenza della ricerca della felicità”
“la felicità è solo un modo di pensare.”
Queste sono le prime frasi che mi vengono in mente quando penso a chi è depresso, insoddisfatto della propria vita…Infatti, se è vero che la vita è governata dalla casualità e non puoi scegliere gli eventi che ti accadono, è anche vero
che hai sempre il controllo sulla tua reazione.
se penso: “sarò felice solo quando… otterrò quella promozione, vincerò la lotteria, incontrerò il vero amore etc.?” Bene… mi sono appena condannato all’infelicità eterna! Legare la felicità ad eventi futuri crea insoddisfazione ed è sbagliato per almeno 2 motivi: a) si tende a sovrastimare l’impatto degli eventi sulla nostra vita, b) una volta verificatosi l’evento tanto desiderato, dopo un breve periodo di euforia, il nostro livello di felicità tornerà nella media e risaremo presto insoddisfatti. Io in alternativa suggerisco un cambiamento:
se invece cambiassi il modo di pensare e comincerei con il dire
sono felice ora perché…”.
penso che chiunque di noi…anche se ha affrontato mille avversità nella vita …qualcosa di buono gli sia pur ben capitato–
“””ho smesso di ridere da ormai così tanto tempo che non ricordo più quando è stata l’ultima volta dentro di me sento solo dolore- vivere è diventata una sofferenza. tutto quello che faccio lo faccio per inerzia- non sono più la stessa di una volta, non mi riconosco… sono diventata triste e questa tristezza cresce ogni giorno che passa la mia vita è un completo fallimento, soprattutto in campo sociale: sono sola, non ho amici- per via della depressione e del mio stare male ho iniziato ad isolarmi e loro forse hanno interpretato male la cosa o non so, quello che so è che mi hanno allontanata.””””–
“”””Nessuno mi ama”, “Mi sento sola”, “Nelle relazioni con gli altri sono sempre io quella che da e mai quella che riceve”, queste sono le tipiche frasi che ripetono i depressi – si sentono indifferenti a tutto e a tutti, ogni gioia di vivere è scomparsa, tutto appare inutile e senza senso, spesso il loro malessere è accompagnato da una sensazione che stia per accadere qualcosa di brutto oppure con forte irritabilità e reattività compartamentale (all’improvviso non si sopporta più niente e nessuno).
La persona depressa spesso manca di energia, si sveglia al mattino già stanca e non si sente in grado di affrontare il mondo: gli impegni quotidiani sembrano richiedere un enorme fatica , c’è un calo delle prestazioni scolastiche o lavorative.
Tipicamente, la persona depressa si colpevolizza per tutto questo (i sensi di colpa per non riuscire ad essere come si vorrebbe sono un altro classico della depressione), ma non riesce a reagire.
In alcuni casi la depressione si accompagna ad un rallentamento psicomotorio (rallentano persino i pensieri). Altri sintomi molto comuni sono dei dolori che non hanno una causa fisica : tipici sono i dolori alla gambe. Dal punto di vista psicologico i dolori alle gambe esprimono la difficoltà della persona a reggersi in piedi, a essere autonoma e farcela nella vita. Altri sintomi ricorrenti sono : sensi di oppressione al petto, difficoltà digestive, stitichezza, mal di schiena, mal di testa, dolori muscolari.
La persona depressa spesso è anche pessimista, tende a compiangersi e ad incolpare gli altri dei propri problemi.
Il loro mal vivere, infatti, è un disagio psicologico che interferisce fortemente sul funzionamento sociale : chi è depresso è convinto che a nessuna delle persone che lo circondano, importi qualcosa di lui, e che nessuno possa capirlo e aiutarlo.
Anche quando la realtà si rivela ben diversa e il depresso è circondato da amici e familiari affettuosi e ben disposti nei suoi confronti, si sente ugualmente solo e non amato. La depressione influenza negativamente tutte le relazioni con gli altri. Ma più la relazione è intima, più diventa difficile e doloroso relazionarsi ad una persona depressa. Ad un amico o ad un collega posso “perdonare” facilmente una depressione, ma se a stare male è un genitore, non è facile essere obiettivi. Infatti, più siamo coinvolti emotivamente, più lo stato depressivo del nostro caro ci spaventa e ci ferisce -nel vedere una persona a cui volgiamo bene andare alla deriva, proviamo un profondo senso di pena e di dispiacere…magari provando anche sensi di colpa perchè non siamo in grado con tutto il ns amore di aiutare la ns persona cara, quindi se tendiamo a sentirci responsabili del benessere delle persone che amiamo e, di conseguenza, possiamo sentirci parzialmente responsabili della loro infelicità. Purtroppo, non è in nostro potere ridare alla persona che sta soffrendo la gioia di vivere e la fiducia nella vita, soprattutto se il depresso è un genitore.
Quindi non è facile aiutare chi soffre di questo malessere…a mio avviso..il lavoro + grande deve partire da loro e capire che gli stati d’animo positivi possono influire in modo considerevole sia sul comportamento sia sulla qualità della propria vita:
in effetti quando le persone sono di buon umore pensano alle cose in modo molto diverso rispetto a quando sono di cattivo umore.
per evitare i pensieri negativi io consiglierei
non confrontare la nostra condizione (salute, bellezza, ricchezza ecc.) con quella degli altri
non fare progetti a lunga scadenza
non trarre conclusioni generali dagli insuccessi
non pensare agli eventi passati che ci hanno causato dolore…con sentimento di rabbia
ma considerarli…parte necessaria della ns crescita personale…
e poi perchè no…ultimo pensiero ma non meno importante …
rimettersi alla fede in Gesù, provare a dialogare con lui..cambiando i termini della ns conversazione.non .. lamentandoci piu’ …ma imparare a ringraziarlo x ciò che ci ha regalato…
quindi concludo dicendo che la felicità può essere una scelta… sta a noi decidere
come vogliamo vivere…

Sapevi che



Nel deserto di Atacama, in Cile, c’è una discarica a cielo aperto di vestiti prodotti ma mai venduti.

Circa 59.000 tonnellate all’anno di scarti dell’industria della moda, prodotti in Cina e Bangladesh ma sfruttati in ogni parte del mondo, confluiscono nel porto di Iquique, a nord del Cile: di queste, 39.000 rimangono invendute e vengono scaricate nel deserto.

Si tratta di rifiuti non biodegradabili, che contengono sostanze chimiche nocive; per produrli, inoltre, viene consumata un’enorme quantità di acqua, della quale si stima l’industria della moda sia responsabile del 20% dello spreco annuo a livello globale.

易Sapiens³

IL PANE DURO



Wilder Hernadez, psicologo

A volte ci avanza un pezzo di pane ed il giorno dopo diciamo: “Questo pane è duro” e spesso è proprio così. Ma, pensandoci bene, e pensando ad una riflessione che ho letto di un grande psicologo, Wilder Hernadez, oggi vorrei condividere una riflessione con te:
“Il pane non è duro: duro, è non avere pane”
Sembra una cosa assurda, ma siamo specialisti nel lamentarci e la maggior parte delle volte senza ragione, senza pensarci, per superficialità, per egoismo…
Il pane non è duro, duro è non avere pane.
Che significa questo?
Che il lavoro che fai non è duro: duro è non avere un lavoro.
Che avere la macchina rotta, non è duro. Duro, è non avere una macchina. Ed avere la macchina rotta e dover andare a prendere l’autobus a piedi, è duro?
No: non è duro. Duro è non aver gambe: duro è non poter camminare. Mangiare riso e sardine non è duro.
Duro è non aver nulla da mangiare
Perdere una discussione in famiglia non è duro.
Duro (e credimi, questo sì che è duro!) è perdere una persona della tua famiglia.
Dire “Ti amo” guardando negli occhi un’altra persona, non è duro. Duro è doverlo dire davanti ad una lapide o una bara, quando ormai sono inutili le parole.
Lamentarsi non è duro: duro è non saper essere riconoscenti.
Oggi è un buon giorno per ringraziare Dio per la vita, per tutto ciò che abbiamo e per non lasciare che la nostra felicità dipenda da qualcosa o qualcuno.
La nostra felicità dipende solo da noi.

Duro non è condividere questa riflessione con un buon amico;
duro è non aver un amico con cui condividerla…

Chi mi capisce


Conosco alcuni che capiranno e altri non capiranno assolutamente nulla:
Sierra Echo Tango Uniform Papa Uniform Oscar India Charlie Alpha Papa India Romeo Echo Quebec Uniform Echo Sierra Tango Oscar,Alpha Lima Lima Oscar Romeo Alpha Charlie Oscar Papa India Alpha Echo India November Charlie Oscar Lima Lima Alpha

Vediamo chi ci è riuscito 😂😂😂😂

Thanksgiving-day


Il Giorno del Ringraziamento (Thanksgiving Day in inglese) è una festa osservata negli Stati Uniti d’America (il quarto giovedì di novembre) e in Canada (il secondo lunedì di ottobre) in segno di gratitudine per la fine della stagione del raccolto.
Questa storica tradizione cristiana risale all’anno 1623
IL VIAGGIO DELLA MAYFLOWER
Ai tempi in cui ebbe inizio questa storia, andare dall’Inghilterra in America era un’impresa che richiedeva mesi di tempo e molto coraggio. Bisognava imbarcarsi su una nave di legno piccola, priva di comodità e abbastanza malsicura. Era proprio così la “Mayflower”, la nave che attraverso mille peripezie nel 1620 portò dalla città inglese di Plymouth alle coste del Massachusetts un gruppo di persone che non volevano più stare in Europa, dove la loro religione era perseguitata. Queste persone, che vennero chiamate “Pellegrini” volevano arrivare un po’ più a sud, la nave venne però spinta a nord da tempeste e gelidi venti. I suoi passeggeri morivano a uno a uno di stenti e malanni. Alla fine, decisero di sbarcare dove sarebbero approdati. La terra in cui arrivarono si rivelò dapprima poco ospitale. Era ormai quasi inverno e i Pellegrini cominciarono a costruire un villaggio di legno: lo chiamarono Plymouth. Quando arrivò la primavera, lavorarono la terra, aiutati dagli Indiani che già vivevano in quella zona e che insegnarono loro a coltivare il grano e ad allevare un animale che essi non avevano mai visto prima: il tacchino. Un anno dopo il loro burrascoso arrivo, i Pellegrini poterono fare il primo raccolto e, poiché erano molto religiosi, decisero di festeggiarlo ringraziando il Signore che aveva dato loro una terra generosa su cui vivere e lavorare. Il Giorno del Ringraziamento è, per gli Americani, un’ importante festa di famiglia, come il Natale in  quel giorno non si va né a scuola né al lavoro- ma si sta a casa con nonni, genitori, zii e cuginetti. In cucina, mamme nonne preparano un grandissimo pranzo a base di tacchino ripieno, con tanti buoni contorni, dolcetti farciti e budino freddo di zucca .
Il Giorno del Ringraziamento dà il via, in America, al periodo prenatalizio.

Nel giorno del ringraziamento, in tutte le città americane si svolgono parate con carri allegorici e festeggiamenti di ogni tipo. Il Presidente degli Stati Uniti è solito celebrare il giorno di festa mangiando con i soldati.
Il giorno del ringraziamento viene festeggiato anche nello stato libero associato di Porto Rico

 

aveva fiducia in lui ♥


era la fine del mese di novembre,
il buio scendeva presto per le vie del paese
ma questo rendeva spettacolare il suo  passeggiare mano nella mano con il papà-
l’aria era pungente, ma niente li avrebbe convinti a rinunciare a quell’appuntamento serale cosi intimo e confidenziale.
L’atmosfera natalizia si respirava per le vie, dove gente frettolosa scorreva al loro fianco
in cerca di un dono, di un fiore o di un sorriso da condividere con i loro cari.
Le vetrine dei negozi erano addobbate con  torrone e panettoni  che appena   sfornati lasciavano una scia gustosissima ed un languorino in loro con  il desiderio che arrivasse presto  il compleanno di Gesù Bambino per festeggiarlo come si doveva ed assaggiare i dolci che poi durante l’anno intero non si sarebbero piu’ gustati.
Tutte le sere passavano davanti alla vetrina del negozio di giocattoli e li si soffermavano a lungo… c’erano tante cose belle da vedere: il trenino telecomandato, i lego, la pista delle macchinine, il rischiatutto in scatola…tutto era cosi incantevole che la concezione del tempo si perdeva…. ma gli occhi si trattenevano sempre sulla  stessa macchinina rossa a pedali,  oh quanto gli sarebbe piaciuto poterla ricevere in dono, ma pietro sapeva che era troppo costosa e che mamma e papà non avrebbero mai potuto comprargliela. Il giorno dopo a scuola con la maestra  scrissero la letterina a Gesù Bambino, cosi  in quell’occasione  dato che si fidava solo di lui e lo preferiva a Babbo Natale  ebbe il coraggio di confessare cosa avrebbe voluto ricevere. Ma scrisse di piu’… gli promise che se davvero l’avesse ricevuta il primo giro sulla macchinina rossa era con Lui.
Arrivò il Santo Natale e Pietro non rimase deluso -sbalordito per la sorpresa inaspettata al mattino si alzo’ presto ed usci’ di casa per giocare –  papà e mamma lo avrebbero raggiunto a messa…. quando  essi arrivarono trovarono il Parroco disperato perchè qualcuno aveva rubato  dal presepe la statuina di Gesù Bambino, ed era quasi ora che iniziasse la funzione religiosa e non sapeva davvero  come risolvere la questione. Improvvisamente però si spalancarono le porte della chiesa: era Pietro con la sua macchina rossa –

aveva solo mantenuto la promessa fatta.

Let there be lights


Il primo albero di Natale illuminato elettricamente è opera di Edward H. Johnson – socio di Thomas Edison – che a New York il 22 dicembre 1882 realizzò per la sua abitazione un albero cablato a mano con ottanta lampadine a incandescenza rosse, bianche e blu. Qualche anno dopo, nel 1895, l’allora presidente statunitense Stephen Grover Cleveland inaugurò il primo albero di Natale illuminato elettricamente della Casa Bianca: un esemplare enorme con più di cento luci colorate.

Ma gli alberi di Natale “pubblici” addobbati con le luci elettriche acquistarono popolarità solo nei primi del Novecento: comparirono nelle piazze di San Diego (1904 o 1909), Appleton (1909) e New York (1912).

Nel 1901 infatti fu proprio la Edison General Electric Company (americana, del New Jersey) a produrre le prime lampadine concepite apposta per l’albero di Natale. Al tempo però produrre energia elettrica costava ancora troppo, motivo per cui la gente comune preferiva illuminare l’Albero usando le care, vecchie (e più economiche) candele; solo dagli anni ‘40 le luci elettriche iniziarono a sostituire le candele negli Alberi casalinghi, mentre dai ‘50 in Occidente diventò di uso comune adornare con le luci natalizie anche edifici e strade. ( Foto dal web )

Black friday


C’era una volta il 3×2 alla Standa. Tu andavi lì e se ti compravi 3 fustini del Dixan ne pagavi due e ti eccitavi come un ragioniere davanti a una partita doppia ben fatta.

Tornavi a casa e dicevi “Donna! Ho pagato 2 fustini Dixan ma ne ho presi 3, ora limonami durissimo in segno di ammirazione e poi vai a fare il bucato”.

E prendevi un manrovescio di quelli dati bene e poi il bucato andavi a farlo tu mentre la donna sopracitata ti prendeva a schicchere sulle palle per umiliarti.

Ma oggi non c’è più il 3×2. No. Il 3×2 è roba da anziani che sanno esattamente quanti giri deve fare una betoniera al cantiere.

Oggi signora mia c’è il black friday.

Che non dura solo il friday ma dura almeno almeno 7 giorni solo che lo chiamano black friday e basta perché da quando non c’è più Happy Days nessuno canta la sigla e quindi nessuno sa i giorni della settimana in inglese.

Nemmeno quelli che vivono a Brighton.

Così tu per 7 giorni ricevi ininterrottamente offerte da Amazon di roba che non ti sogneresti mai di comprare per tutto il resto dell’anno tipo la pietra pomice usb per levigarti i calli, un ramarro ignifugo in plastica con le ventosette sotto le zampe e un set di vasetti di yogurt alla fragola però vuoti così non ingrassi.

Secondo uno studio fatto dall’università di Spiantato nel Piave nessuno ha mai comprato nulla di utile durante un black friday.

Però lo sconto tocca delle corde che sono profonde nel nostro animo, una sorta di riflesso di Pavlov come quando conosco una che si chiama Giovanna e mi viene in mente Saratoga il silicone sigillante.

Allora giù a spulciare ogni stramaledetto articolo al prezzo bomba solo per oggi di 9,99 euro mentre domani occhio che costa 10 euro e allora non conviene più.

Ci sono cascato mille volte.

Ho comprato una Hot doggiera. Una hot doggiera capite? Mi ha fregato che aveva pure lo spunzone per infilzare il pane e te lo scaldava. Io l’ho vista e ho pensato “ommioddio come ho fatto ad arrivare fino a oggi senza un hot doggiera con lo spunzone per infilzare il pane e riscaldarlo contemporaneamente? Devo averla”.

Costava solo 24,30 euro mentre senza sconti costava 27 euri. Una promozione così se te la lasci scappare sei un miserabile farlocco quindi giù a comprare e poi ti arriva e lì ti ricordi che i wurstel manco ti piacciono così tanto.

Dietro ogni uomo in fissa col black friday c’è una donna che cerca di farlo ragionare.

Oppure c’è una donna che lo lascia fare perché lei è su Zalando e compra delle ciabatte tacco 12 col pelo in super sconto di 28 centesimi.

Alla fine della settimana fai due conti e ti accorgi che il vero black friday è ogni giorno dell’anno tranne quando c’è il vero black friday. Perché è lì che risparmi. Quando non compri una mazza perché sei talmente povero che per risparmiare l’arcobaleno lo vedi a 3 colori.

Ma che mi frega, questa sera mangio hot dog.

Manuel Bova

80 anni di TITTY e non sentirli


Titti inizia la sua ascesa tra le celebrità del mondo dei cartoni animati fin dal suo debutto in un corto animato del 1942, intitolato Due gatti contro Titti (titolo originale A Tale of Two Kitties), vincitore di un Oscar nel 1942.

Da allora la fama di Titti ha continuato a crescere, facendolo diventare in poco tempo uno dei personaggi più amati dei Looney Tunes, al secondo posto solo dopo Bugs Bunny per quanto riguarda la fama e la riconoscibilità del personaggio.

È stato protagonista di numerosi film, tra cui un altro vincitore di Oscar, Silvestro Moralista (titolo originale Birds Anonymous del 1957).

Per oltre ottant’anni, Titti ha dimostrato ai suoi fan che anche i più piccoli possono vincere contri i nemici più grandi grazie alla propria astuzia, ed ha assunto il ruolo di simbolo di cosa significhi essere orgogliosamente sé stessi.

Per questo motivo, Titti è diventato uno dei personaggi preferiti della cultura pop, vantando una presenza unica nel mondo della moda e del lifestyle, in cui compare nei modi più inaspettati. Grazie al suo colore giallo vivace, all’invincibile ottimismo e alla sua inesauribile energia è il personaggio preferito di numerose celebrità, influencer, stilisti, artisti e così via.

fonte

Chi ha inventato il biliardino?


L’invenzione di questo diffusissimo gioco è incerta e attribuita a diverse figure. Il campanilismo la fa da padrone, visto che in Germania si pensa sia nato per opera di tale Broto Wachter, che lo avrebbe inventato tra gli anni ’20 e ’30; in Francia ne assegnano il merito a Lucien Rosengart, un operaio che a quei tempi lavorava alla Citroën e aveva l’hobby delle invenzioni; in Inghilterra invece lo si riconduce a un certo Harold Shea Thompson, che depositò nel 1922 il brevetto per un “apparato per giocare al gioco del football”. È però il nome dello spagnolo Alejandro Finisterre quello più gettonato per il ruolo di padre del biliardino. Poeta, ballerino e fiero oppositore del regime franchista, il diciottenne Finisterre ebbe la nobile idea di inventare un gioco che desse l’impressione ai giovani coetanei, gravemente feriti dalle bombe della guerra civile spagnola, di poter ancora correre sui prati dietro a un pallone.

Non si smette mai di imparare


Ebbene si,, stamattina leggendo mi sono trovata davanti due termini mai sentiti-

non sono una persona estremamente colta, e qui si vedono tante mie lacune,

le parole erano:

Pansessuale
Queer

Credo, che chi non è dentro a certi schemi probabilmente suonino nuove come a me.

Qui un breve elenco di alcune parole gender

  • Cisgender / Cisessuale.
  • Agender o Genderless.
  • Bigender.
  • Genere Non Binario e Gender Fluid.
  • Gender Queer.
  • Poligenere e Pangender.
  • Transgender.

  • con le quali sempre piu’ spesso dovremo abituarci a relazionarci, io confesso tutta la mia difficoltà a capirne i sensi.
  • chi come me? 

Preghiera per i defunti


Ti preghiamo, Signore,
per tutti i parenti, amici, conoscenti che nel corso di questi anni ci hanno lasciati.

Per coloro che in vita hanno avuto fede in te, che in te hanno riposto ogni speranza, che ti hanno amato, ma anche per coloro che di te non hanno capito nulla e che ti hanno cercato in modo sbagliato e ai quali infine ti sei svelato come veramente sei: misericordia e amore senza limiti.

Fa’ o Signore che veniamo un giorno tutti insieme a fare festa con te in Paradiso.

Amen.