1 aprile


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1 aprile   letto dal web

Le origini di questa ricorrenza sono sconosciute: attorno alla sua nascita si sono sviluppate infatti diverse teorie.

Una delle ipotesi più accreditate si rifà alla riforma gregoriana del calendario. Fino al 1582, il Capodanno veniva festeggiato tra il 25 marzo e il primo aprile. A seguito della riforma da parte di Gregorio XIII, il capodanno fu spostato al primo gennaio. Non tutti però si abituarono subito al cambiamento e vennero quindi additati come gli “sciocchi d’aprile”. Da qui la matrice burlesca del primo d’aprile.

C’è poi un’altra teoria molto più antica, che ricollega l’origine della festa del pesce d’aprile a un periodo anteriore al 154 a. C. A fare da trait d’union è sempre il Capodanno: all’epoca, infatti, il primo di aprile segnava l’inizio dell’anno. E la stessa cosa avveniva nel calendario giuliano (introdotto da Giulio Cesare nel 46 ac) dove il primo di aprile indicava l’inizio del solstizio di primavera.

Per festeggiare la fine dell’inverno i pagani usavano propiziare gli dei con doni e sacrifici in loro onore. La festa era anche occasione per esprimersi in massima libertà con lazzi, burle, buffonerie. Quando la chiesa soppresse la festa stabilendo l’inizio dell’anno il primo di gennaio, la vecchia tradizione continuò comunque a sopravvivere tra i pagani, che per questo venivano derisi e scherniti.

In Italia l’usanza del primo d’aprile è relativamente recente: risale al 1860-1880. la prima città ad essere contagiata dalle usanze d’Oltralpe fu Genova, importante porto commerciale. La tradizione si sviluppò prima tra i ceti medio-alti, poi prese piede anche tra il resto della popolazione

a questo punto

Direte voi: “Ma che cosa c’entrano i pesci con questa storia?”.

Si dice che uno degli scherzi del primo aprile fosse stato quello di ingannare i pescatori gettando nei fiumi delle aringhe affumicate (… quindi, evidentemente, morte!) gridando:
“Ecco i pesci di aprile!”.
Questo perché, nel mese di aprile, la pesca era ancora vietata, essendo i pesci in fase di riproduzione.

Da lì sarebbe nata l’usanza di burlarsi di qualcuno, appendendogli sulla schiena un pesce disegnato su carta e poi ritagliato…

Insomma: il 1° di aprile è l’occasione per fare scherzi alle persone ignare (e credulone!).

in calabria si usa dire:

aundi ti mandanu no gniri…

nn credo proprio si scriva cosi

ma il senso è : dove ti mandono nn andare…quindi raga, domani in guardia

occhio agli scherzi… e buon 1 aprile e buon mese (che è meglio)

17 pensieri su “1 aprile

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