Avevo una scatola di colori,
brillanti, decisi e vivaci.
Avevo una scatola di colori.
alcuni caldi, altri molto freddi.
Non avevo il rosso per il sangue dei feriti.
Non avevo il nero per il pianto degli orfani.
Non avevo il bianco per le mani e il volto dei morti.
Non avevo il giallo per le sabbie ardenti.
Ma avevo l‘arancio per la gioia della vita.
E il verde per i germogli e i nidi.
E il celeste dei chiari cieli splendenti.
E il rosa per i sogni e il riposo.
Mi sono seduta e ho dipinto la pace.
(Tali Sorek, israeliana)
é proprio triste che per dipingere la pace bisogna fare delle guerre!! un abbraccio Maria
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già… missioni di pace… armati fino ai denti… ad imporre ciò che noi decidiamo che sia giusto 😦
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Hai dei bellissimi colori cara amica, buon mercoledì, un forte abbraccio!
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Sfruttiamolo questo arcobaleno di parole per dirci le cose vere, per commbattere le infamie, per vivere a colori i risultati dei veri desideri degli uomini…. primo la pace…. seconda la tranquillità…. terza la forza di dominare la cattiveria che origina tuitti i tipi di male esistenti!
Un bacio Rosa cara, buon mercoledi a te!
Bel sole oggi eh?
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Ciao Rosa, la fiducia trovo in questo pensiero di Tali Sorek, dipende poi alla fine del buon senso della umanità, credo che si giunto il momento di nutrire e realizzare la pace nel mondo.. serena giornata Rebecca
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mancanza giusta di matite.. solo colori freddi.. direi che è perfetto!
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buon lunedì carissima ♥
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alla fine si sa sempre quali sono i colori giusti
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