Gufi gufetti e civette


...vi siete mai chiesto come per alcuni i gufi sono sinonimo di malasorte e per altri sono portafortuna?…. 253

sono tutti e due rapaci notturni, la civetta comune è il più piccolo dei due, ha un corpo abbastanza rotondo ed è priva di particolari ciuffi che sono presenti sul capo del gufo. La civetta fa un vero e proprio verso, tipo” guu guu” mentre quello del barbagianni è una specie di soffio. Quello del gufo è è un “u–u-u” piuttosto lugubre e sospirato.

Secondo la leggenda, un tempo era un uccello diurno dalla splendida voce. Ma dopo aver assistito alla morte di Gesù sul Golgota, odiò la luce del sole e soffocò il suo canto soave, tramutandolo in singhiozzo per la morte del figlio di Dio.

è  simbolo della saggezza e della sapienza: nel Medioevo gli studenti sostenevano gli esami portando addosso amuleti a forma di gufo.

Secondo la mitologia popolare di varie regioni d’Italia, l’urlo notturno della civetta, quando caccia, significa segnale di morte, qualcuno sta per morire nella zona. Le civette fra l’altro tendono a dimorare in vecchie mura, e spesso si annidono in case e chiese diroccate e dove non c’è tanta attività umana la sera, come i cimiteri. Ciò perchè cacciano topolini e piccoli serpenti, a nidi di altre specie, che vivono vicino agli uomini, ma ai margini. Il fatto che tanto spesso sono vicino a cimiteri o posti lugubri, gli ha fatto guadagnare la fama di portasfortuna, e di segnale di morte. Gli occhi enormi e dilatati, la testa piena di piume, che lo la fanno sembrare un vecchio severo non hanno aiutato la civetta ed i gufi che sono più grandi e gli somigliano. Come fa la civetta a trasformarsi in portafortuna? Nelle stesse zone rurali dove era considerata jettatrice, la civetta una volta catturata veniva crocifissa da viva sui portoni, e prendeva il ruolo di guardiana della casa contro il malocchio. Insomma si credeva che impossessandosi dell’animale e crocifiggendolo i poteri jettatori sarebbero stati diretti contro gli invidiosi e i malevoli. Oggi nessuno farebbe più una cosa del genere per cui sono rimaste alla civetta entrambe le considerazioni, di preannunciatrice di morte e disgrazia e di potente antijella.
Il duplice principio riguarda anche il gufo il quale viene considerato a torto animale che aspetta la morte per potersi cibare dei cadaveri (uccello del malaugurio). Si diceva che sentisse la morte e si mettesse in attesa, da cui il termine gufare.

In alcuni posti si usava anche cucire una piuma di civetta sul vestito delle spose come portafortuna, e in molte case c’era il cosiddetto “crepuscolo del mattino”, cioè un foro praticato subito sotto il tetto che serviva come nido per le civette, che così sarebbero state riconoscenti per l’ospitalità ed avrebbero tenuto lontano il male.

e per finire un’antica filastrocca popolare di montagna:lunarossa_i0000c1

“Gufo, gufo della notte scura, che porti via fame e paura.. veglia su tutte le nostre genti, vecchi, bimbi e sugli armenti. Col tuo canto, che può far paura, proteggi gli amici con madre natura… Fate, gnomi fastidiosi folletti, non potranno più farci dispetti.”
Ecco perché la presenza di uno o più gufi in una casa, recherà ottimi e profondi auspici di buona salute e allegra fortuna!

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e per voi sono portafortuna o no? 

io ho sempre saputo dalle tradizioni nostre che portava male… 

povero gufetto… e poi il fatto che si dice < non me la gufare> ha incentivato

questo pensiero…

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poverini…e poi ultima cosa… la sfortuna non esiste…

o  forse si…? 😛 … ne riparleremo …buona giornata gufetti